jump to navigation

“Questo CONAD non s’ha da fare, né domani, né mai. “ 10 luglio 2010

Posted by cesenacinquestelle in Uncategorized.
trackback

Da il “Resto del Carlino”.

Partono i lavoro per il Conad e… spunta una tomba

Sono i resti di un antichissimo sepolcro di epoca romana. Sono stati ritrovati a pochi centimetri di profondità proprio nell’area del conad, a Ponte Abbadesse.

Cesena, 10 luglio 2010 – Prima sono arrivate le proteste e le raccolte di firme, poi il Comune ha sospeso i lavori per riesaminare le pratiche e adesso è saltata fuori pure una tomba. E’ pieno di ostacoli il cammino che porta verso la realizzazione del nuovo supermercato Conad a Ponte Abbadesse, nell’area vicina al cimitero urbano e al convento delle suore benedettine e che da mesi sta facendo discutere i residenti della zona e non solo.

Durate i lavori di scavo, le ruspe all’opera nel cantiere di via Pacchioni giovedì si sono imbattute nei resti di un antichissimo sepolcro che si trovava a circa 70 centimetri di profondità. Dai primi riscontri effettuati, pare che si tratti di una tomba romana alla ‘cappuccina’, risalente al periodo del ‘Tardo Impero’. La Soprintendenza ai beni architettonici di Ravenna è immediatamente stata informata e nei prossimi giorni, probabilmente lunedì o martedì, verrà effettuato un sopralluogo nell’area alla presenza anche di alcuni tecnici dell’istituto bolognese Techné, specializzati nella gestione di questo tipo di operazioni. Gli scavi intanto, sotto la supervisione degli esperti, dovrebbero continuare.

Visto che il ritrovamento è avvenuto a poche decine di centimetri di profondità, è probabile che negli anni la tomba sia stata danneggiata, ma siccome l’area in questione si trova ai piedi del colle Garampo che ospitò i primi insediamenti urbani a Cesena, può darsi che quella appena emersa non sia l’unica traccia del nostro passato presente in zona. Prima dell’inizio dei lavori erano stati effettuati dei sondaggi nel terreno fino a due metri di profondità, ma le ruspe dovranno spingersi a quattro.

I lavori in cantiere erano di fatto iniziati qualche settimana fa, dopo che il Comune attraverso una procedura di autotutela e sotto l’onda delle circa 8.000 firme di protesta raccolte dal settimanale diocesano ‘Corriere Cesenate’ che chiedeva di rispettare il silenzio nell’area incastonata tra un convento e il cimitero, aveva riesaminato la pratica edilizia. Trascorsi i 90 giorni necessari all’iter, era arrivato il permesso di costruire.

Commenti»

No comments yet — be the first.

Lascia un commento